
BENE I GRANDI EVENTI, MA SERVONO REGOLE PER SOSTENERE I COMMERCIANTI DEL CENTRO
Necessario ripensare questi appuntamenti, affinché la priorità resti sempre quella di sostenere i nostri commercianti, le nostre attività, la nostra comunità
Bene la Notte Bianca, perché iniziative di questo tipo possono animare Vicenza e restituire al centro storico un ruolo di punto di incontro e di vivibilità.
La Notte Bianca deve servire in primo luogo a sostenere i negozianti e gli esercenti: l’obiettivo dovrebbe essere quello di permettere loro di restare aperti fino a tarda sera, così da intercettare anche quella parte di cittadini che, per motivi di lavoro o di orario, non riesce a frequentare i negozi nelle fasce tradizionali.
Se la Notte Bianca viene invece trasformata in una discoteca a cielo aperto, con concerti e stand di bibite e alimenti gestiti da società esterne, si rischia di depotenziare il beneficio per i bar, i ristoratori e i negozianti del nostro centro storico. È giusto fare eventi, ma senza dimenticare chi tiene accese le luci delle nostre vie tutto l’anno. In questi mesi il centro storico è apparso insicuro, poco frequentato, con episodi di degrado che hanno inciso sulla sua vivibilità. Eventi come la Notte Bianca possono essere un’occasione per invertire questa tendenza, ma solo se organizzati bene.
Voglio sapere come è stata gestita questa iniziativa, quali finanziamenti sono stati utilizzati, pubblici o privati, chi ha assegnato gli stand e con quali criteri siano state scelte le società incaricate. Sono aspetti tutt’altro che secondari.
Credo sia necessario ripensare questi appuntamenti, affinché la priorità resti sempre quella di sostenere concretamente i nostri commercianti, le nostre attività, la nostra comunità. Solo così potremo avere un centro storico vivo, sicuro e davvero fruibile per tutti.
