SERVE UN TURISMO DELLA PERMANENZA CHE VALORIZZI VICENZA E TUTTA LA PROVINCIA
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SERVE UN TURISMO DELLA PERMANENZA CHE VALORIZZI VICENZA E TUTTA LA PROVINCIA

Il nostro obiettivo deve essere un turismo che crei lavoro, sostenga le imprese locali, promuova identità e qualità.

28.07.2025

Oltre 2.000 turisti al giorno nel 2025, ma la sfida ora è trattenerli. La Regione deve sostenere un nuovo modello di turismo diffuso e integrato.

 

I dati registrati nei primi cinque mesi del 2025 oltre 820.000 arrivi, in crescita del +7% rispetto al 2024 dimostrano che il Vicentino è tornato al centro delle rotte turistiche, ma aprono anche una questione cruciale: che tipo di turismo vogliamo costruire per il futuro del nostro territorio? La vera sfida non è solo far arrivare i turisti, ma farli restare, far vivere loro unesperienza piena, autentica e integrata tra città e provincia.

 

È necessario un piano regionale per un turismo della permanenza, capace di promuovere un modello sostenibile, identitario e ad alto valore aggiunto per leconomia locale. Oggi Vicenza è spesso vissuta come una meta da toccata e fuga, da vedere in giornata. Eppure il capoluogo offre esperienze culturali straordinarie: dal Teatro Olimpico alle Gallerie dItalia, da Monte Berico alla Basilica Palladiana, senza dimenticare i percorsi del gusto, i negozi storici, le chiese, i musei e i quartieri ricchi di fascino. Una città da vivere, non da attraversare.

 

È altrettanto fondamentale valorizzare le eccellenze della provincia, per costruire un sistema turistico diffuso e connesso. Il Vicentino è un territorio straordinario, con unofferta che spazia dalla storia al paesaggio, dallo sport alla cultura. Penso a Marostica, con la sua piazza degli scacchi e le mura medievali; a Recoaro Terme, che merita una nuova stagione turistica legata al benessere; ad Asiago e allAltopiano, che uniscono natura, storia e qualità dellaccoglienza; a Lonigo e Barbarano, cuore dei Colli Berici e dellenogastronomia vicentina; a Montecchio Maggiore, con i castelli di Giulietta e Romeo. E naturalmente a Bassano del Grappa, meta già riconosciuta ma che può diventare hub strategico del turismo pedemontano, grazie anche ai collegamenti ferroviari e cicloturistici.

 

Da qui la proposta politica: una nuova governance regionale sul turismo, capace di coordinare i territori, promuovere percorsi tematici, investire in infrastrutture leggere e strumenti digitali, sostenere la ricettività locale e costruire una narrazione comune. Serve una regia pubblica che metta a sistema i punti di forza del Vicentino. Il nostro obiettivo deve essere un turismo che crei lavoro, sostenga le imprese locali, promuova identità e qualità. Vicenza non può più essere solo una tappa: deve essere una destinazione.

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Francesco Rucco

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